Vendemmie di nome e di fatto
Settembre e weekend di vendemmie, di piedi che pigiano e mani che raccolgono, ma anche di ricevimenti che tra le vigne vi ospitano.
Quando gli scampoli della bella stagione possono davvero essere gli ultimi ritagli del vivere un parco o la campagna, si impugnano le forbici per cogliere grappoli al momento perfetto e per forgiare nastri, atti a imbellettare autunnali banchetti all’aperto.
Sorseggiare etichette di vini eccellenti, passeggiando e sedendo la stessa terra che altre annate li ha colorati, cresciuti, pigiati ha il sapore antico delle tradizioni che scaldano il cuore, della ricerca di origini lontane ma vicine, del mangiare sano di qualità, dell’eleganza che per essere tale non può non essere soprattutto naturale.
Profumi, ricordi, usanze, nuovi spazi per assaggiare pietanze sempre adatte…
[…e tovagliato lungo tra foglie basse, illuminato da lanterne chiare eppure soffuse, che concede a femminili tacchi non solo di infilzarsi sui prati, ma anche di sfilarsi come personale e sottile piacere, e di schiacciare acini, come ricordo di lontano dovere].