Tortilla
Lunghe frequentazioni di amici spagnoli possono confondere. Se davanti a voi Galizia e Catalogna rivendicassero la paternità del piatto che state allegramente gustando, voi che fareste? Mangereste in religioso silenzio lasciando alle parti il compito di trovare un punto di accordo. D’altra parte se si è stranieri, ospiti in qualche paese, non ci si può certo azzardare a prendere posizioni in maniera sconsiderata, magari esprimendo concetti sbagliati, soprattutto se non si è tanto ferrati sull’argomento.
Ora però che di tortilla devo parlare, alla luce delle allegre discussioni di cui sono stata testimone, ma non solo, qualche considerazione vorrei proprio farla. Ho mangiato molte volte la tortilla, in diverse zone della Spagna, è un piatto popolarissimo in tutto il paese, ma anche a casa riproducendo fedelmente la ricetta di un caro amico galiziano.
Fin qua niente di nuovo, prevede come sempre uova, patate e cipolle, ma la differenza sta nelle sue raccomandazioni: che le uova non siano troppe e che le patate siano morbide.
Ho sempre apprezzato il suo continuo precisare, un pò perchè adoro le uova ma non sono una fanatica della classica frittata, un pò perchè mi sembrava coerente con il concetto alla base di un piatto semplice come la tortilla.
Come in tutti i piatti di origine povera, anche qui l’abbondanza degli ingredienti non sarebbe contemplata. Così mi sembrava che il discorso filasse perfettamente, avesse un senso e si traducesse anche in un’equilibrio di sapori che io trovavo perfetto. Ora capiterà certamente di imbattersi in tortillas più ricche, dove le uova magari spadroneggiano, ma per me la tortilla non è una frittata, non come la intendiamo noi per lo meno e questa è la grande differenza, oltre al fatto che tutti gli ingredienti vanno prima fritti.
Che poi sia un piatto che si presta a tante interpretazioni siamo d’accordo, ma la tortilla che io ho sempre mangiato in Spagna è quella alta, con poche uova, accompagnata rigorosamente da birra freddissima. Un piatto semplice da realizzare, veloce e assolutamente spagnolo.
Tortilla di patate
per quattro persone
preparazione: 15 minuti
cottura: 25 minuti
Ingredienti
patate: 900 gr/1 Kg
cipolla bionda: una grande, volendo anche due per un sapore più deciso
uova: tre o quattro a seconda della dimensione
olio: 3/4 di litro circa
sale: qb
Procedimento
Sbucciare le patate e tagliarle a cubetti non troppo grandi (di circa un cm). Affettare le cipolle.
Scaldare l’olio e quando è caldo versavie le patate (tenete conto una temperatura di 180°C). Aspettare che riprenda la temperatura e poi abbassare la fiamma e far cuocere le patate lentamente (non devono formare la crosticina conme quelle fritte per intenderci,). A metà cottura versare anche la cipolla. Quando sono cotte, scolarle e metterle in un colino a perdere l’unto in eccesso.
Quando il composto di patate e cipolle si è un pò raffreddato mescolarlo alle uova sbattute facendo attenzione a non spappolare le patate.
Scaldare una padella antiaderente con un cucchiaio d’olio (non deve essere troppo fìgrande sennò la tortila viene bassa, diciamo un diametro di circa 20 cm). Versare il composto e cuocere a fiamma non troppo alta. Dopo dieci minuti girare la tortilla e continuare la cottura. Quando è dorata spegnere e sistemarla in un piatto da portata. Servire tiepida o fredda.
Consigli: se cercate un ottimo abbinamento, suggerisco dei peperono verdi fritti, tipo friggitelli.