Un ponte, un risotto, 10 passi e l’ironia
Un ponte a novembre vuol dire casa, vuol dire divano, vuol dire idee dal frigo, vuol dire che è finalmente autunno e che le zucche sono ovunque.
Può voler dire anche riso, risotto, coltello, fungo, pentole da sporcare, amici da invitare.
Regola numero 1. (ci raccomandiamo alla cura e alla precisione dei nostri lettori) è Szuccare (vi piace il termine? Secondo noi rende omaggio all’azione, ci ricorda tanto legno e scalpello…). Szuccate bene, si diceva, ve ne preghiamo, perché tutto serve, qui e oggi, anche ciò che di solito si getta: il guscio!
Numero 2. va bene sempre, comunque e dovunque… e riguarda il tagliare, lo sminuzzare, lo Scipollare (;-), il soffrittare, lo stufare… chi più ne ha più ne metta!
Passo numero 3: scottare il Signor Riso. Vogliamo vederlo saltare come un grillo d’agosto, e poi crocchiare, e urlare, e scottare… perché è un tipo bello tosto.
4. Unire. Perché l’unione fa sempre la forza. Assemblate il colore castano dei funghi a quello quasi biondo di sua maestà la zucca… e lasciate che si conoscano. Che si adagino, che si parlino, che si raccontino e che diano un po’ di tono a quel duro del chicco.
5. L’atto del brodare siamo certi che anche senza consigli lo sappiate articolare, come quello del mantecare, se volete pure dell’imparmigiare…
E che 6. sia. Impiantare. Scenograficamente. Immensamente. Silenziosamente fuori immensamente dentro.
7. Gustare. Fino in fondo.
8. Fotografare, che va sempre di moda.