Pesce, auguri e fantasia
Cena della Vigilia, pranzo di Natale e abbuffata di dolci del 26 dicembre non sono ancora stati digeriti del tutto ed eccoci qui, già a pensare al cenone dell’ultimo dell’anno, al “dove andremo”, al “cosa mangeremo”, al “cosa faremo”.
Premesso che la serata dell’ultimo dell’anno è un momento da passare insieme agli amici, e non solo con le famiglie, lo spunto che vogliamo darvi oggi riguarda il menu da proporre, qualora decidiate di aspettare l’arrivo del nuovo anno in casa.
Succede spesso che il Capodanno tra le mura domestiche si trasformi in una copia culinaria di tutti i veglioni che avete già organizzato negli anni a casa vostra, portata più, portata meno: l’antipasto di carne o di pesce saranno più o meno gli stessi di fine 2015, le lenticchie non potranno mancare e la diatriba pandoro/panettone serpeggerà tra i presenti già a partire da oggi.
Un 31 dicembre a casa vostra, invece, può trasformarsi anche in un’occasione di innovazione sulla tavola senza abbandonare del tutto la tradizione, un po’ come quelli che passeranno il Capodanno a New York ma si faranno gli auguri con il fusorario italiano.
Cosa vi propone MaggiorDomus per l’ormai imminente veglione?
Vi proponiamo pesce in qualsiasi veste e con abbinamenti affatto scontati. Vi proponiamo colore sulle tavole, carni crude o appena cotte, gratinate, speziate, esaltate da accostamenti più insoliti.
Vi suggeriamo di stupire a partire da un pescato freschissimo che, proprio perché di grande qualità, vi eviterà anche di trascorrere troppe ore ai fornelli.
Guardate le immagini di oggi e iniziate a gustare con gli occhi e a pensare ai vostri invitati che faranno altrettanto davanti alla vostra tavola.
Procuratevi ostriche, scampi, orate, branzini, sogliole, tranci di tonno e cappesante.
Tanti agrumi, spezie, coltelli affilati per filettare carpacci come se non ci fosse un domani ed etichette di vini o bevande alcoliche tipiche di altri paesi. E create.
Ipotizzate, ad esempio, di servire la sogliola marinata con olio limone e prezzemolo anziché al forno, come è più consuetudine fare. E associatela a un vino francese leggero, che non la copra ma le presti una nota leggera dal sapore più insolito.
Supponete, poi, non solo di offrire le ostriche crude come è consuetudine, ma anche di gratinarle con il Calvados. E non fatevi mancare una degustazione di carpacci, come branzino e orata, e associateli a un bis di vodka, purissima e di provenienza diretta. Papille gustative in visibilio, è garantito.
Prendete poi le cappesante e preoccupatevi solo di pulirle, ridurle al boccone e cambiare di nuovo l’etichetta del vino, magari passando a una bacca bianca del Trentino.
Non organizzate di accendere i fuochi per il secondo piatto, che la mezzanotte sarà vicina e ci dovrà essere solo il tempo di guardare il nuovo anno dritto negli occhi. Proponete una tartare di tonno, condita come fosse manzo eccetto l’uovo, e non disdegnate di abbinarla a un vino a bacca rossa, morbido ma deciso.
Trattate i vostri palati e quelli dei vostri commensali con lo stesso stupore che vorreste ricevere dal 2017 che sta arrivando.
Create cromie, offrite spunti originali, predisponete sapori buoni ma non scontati.
Osate un ultimo dell’anno che ha la pretesa di essere ricordato.
Buon cenone a tutti.