Milano fashion week: catering per sfilate
La Milano fashion week, edizione Milano 2017, si è appena conclusa e oggi vogliamo raccontarvi che cosa vuol dire essere un catering per sfilate, cioè un banqueting che si prende cura dei servizi sotto la passerella che ospita l’evento.
Ritrovarsi tra top model e outfit, e nella piena frenesia di una sfilata, è una situazione unica, un modo di lavorare da un lato eccitante, dall’altro davvero impegnativo perché devi riuscirlo a farlo in maniera impattante e allo stesso tempo discreta.
Come si fa ad essere impattanti e discreti contemporaneamente, vi potrete chiedere. È necessario trasformarsi in farfalle: apparire qua e là per necessità, lasciarsi ammirare giusto il tempo di una mano che prende qualcosa e volare subito via.
Curare il ricevimento di una sfilata chiede inoltre un lungo tempo di preparazione all’evento, sia per lo studio del menu, sia per allestimenti e formazione dei collaboratori. Immaginate un abito su misura, realizzato con idee e materiali unici, studiato per valorizzare chi lo indosserà e non per coprirlo. Un servizio per una sfilata, qualunque esso sia, deve essere così: presente ma camminando in parallelo.
Il lavoro da svolgere è quello di interpretazione, di comprensione del messaggio che uno stilista vuole dare e sua traduzione con il linguaggio del cibo. Usarlo come fosse tessuto, sceglierlo per colore o resa e lavorarlo a partire da un’idea.
Ecco allora che ci saranno eventi dove la frutta sarà un trionfo, altri in cui verranno richiesti i colori d’inverno e in cui ti lascerai condurre dal candore delle farine e dalla chiara opacità dei cereali.
Essere presenti alla Milano fashion week come catering per sfilate è un’occasione che ogni anno cogliamo sempre con grande predisposizione. Sappiamo a priori che stuzzicherà la nostra fantasia, che darà nuova linfa alla nostra creatività, facendoci operare sempre più nel dettaglio e con sottile eleganza. Fare spalla a una collezione che si presenta per la prima volta agli occhi del pubblico ci insegna, ogni volta, che esiste sempre un approccio differente. Il segreto è comprenderlo, farlo proprio e riuscire a trasmetterlo anche dopo, come nuova competenza acquisita, agli eventi che verranno.