Intervista a Federico Rizzi, il futuro di MaggiorDomus
Chiamatelo Fede, non nuova leva, seconda generazione che avanza o futuro di un’azienda. Stiamo parlando di Federico Rizzi, che il caso vuole leader della MaggiorDomus di domani, ma l’attitudine e la voglia di imparare descrivono come un appassionato, un talentuoso, uno, insomma, che sa il fatto suo a prescindere.
Dopo la chiacchierata virtuale con Riccardo e Letizia degli scorsi anni, oggi rivolgiamo a lui qualche domanda per conoscerlo meglio.
1. Federico, ciao. Di che cosa ti occupi all’interno di MaggiorDomus?
I miei compiti in azienda sono molteplici, aspetto che non nascondo piacermi moltissimo perché mi sta dando la possibilità di conoscere MaggiorDomus in ogni sua sfaccettatura, di imparare tutto o quasi, di mettere in fila gli addendi e tirare le somme delle mie conoscenze e della mia crescita quotidiana. Le mie mansioni principali, come dicevo, sono parecchie e sono una scatola cinese perché ne aprono altre più piccole e altre ancora, ogni giorno. In primis mi occupo del settore logistico, che include anche la gestione del personale sia all’interno, sia all’esterno. Valuto quali siano i collaboratori più adatti per ogni evento, chi, per esempio, è più a suo agio in situazioni business, chi in occasioni ludiche o private. Mi occupo poi dell’organizzazione e della supervisione del magazzino: materiali per la cucina e per i ricevimenti, mezzi di trasporto, e via dicendo. Devo ammettere di avere buone capacità tecnico-pratiche, attitudine che si rivela preziosa in un ambiente colmo di attrezzature e in manutenzione costante. Per le mie mani passa anche il protocollo Haccp, che non è altro che un insieme di norme da seguire per la corretta gestione degli alimenti, ovviamente coordinata dal nostro capo chef Franco. Infine, ma non meno importante, curo la gestione degli eventi veri e proprio all’esterno, cioè l’anima del nostro lavoro.
2. Rappresenti il futuro generazionale di MaggiorDomus. Come vivi questo ruolo di grande opportunità e responsabilità allo stesso tempo?
Quando ho deciso di intraprendere questa strada, ero cosciente del fatto che prima o poi avrei potuto avere l’opportunità di condurre MaggiorDomus da solo, un ruolo di grande, immensa responsabilità. Sinceramente, oggi non penso a questo, sia perché i miei genitori sono ancora giovani, e carichi di forze e idee, sia perché ho ancora molto da imparare, molta strada da fare prima di essere in grado di gestire in autonomia un realtà complessa come questa.
3. Ogni impresa è fatta di idee che sono diventate realtà. Quali sono le concretezze di oggi che non cambieresti mai della tua azienda e quali i sogni che ti piacerebbe realizzare?
Se guardo indietro, agli anni passati, mi rendo conto come tante idee nate incerte e bisognose di crescere e migliorare, ora sono diventate concretezza, quasi punti di forza, grazie all’impegno e alla costanza di tutti. Ecco, quello che di MaggiorDomus non cambierei mai sono i collaboratori e lo spirito di squadra che si crea quando lavoriamo tutti al massimo per uno stesso fine, che coincide sempre con la totale soddisfazione del cliente. Questo non dovrà mutare. Per quanto riguarda i sogni, nel cassetto ne avrei alcuni, forse ora difficilmente realizzabili. Se devo proprio sbilanciarmi, ne rivelo uno, forse quello più a lunga durata come realizzazione. Vorrei riuscire a portare il nome di MaggiorDomus anche al di fuori dell’Italia. Ambizioso? Assolutamente sì, ma prima o dopo ci arriveremo.
4. Per quali aspetti Riccardo ti è di ispirazione per la tua crescita professionale quotidiana?
Papà è sicuramente ispirazione e insegnamento continui. Cerco di assorbire il massimo da lui e di metterlo in pratica subito, anche nelle piccole cose. A volte è naturale anche scontrasi, oggettività che a mio avviso è un punto di forza perché indice di personalità decise. Da ogni nostro piccolo contrasto, alla fine saltano sempre fuori nuova consapevolezza, compromessi intelligenti, innovazione di pensiero. La cosa più bella del nostro rapporto è il confronto continuo, il volere sapere sempre cosa pensa l’altro. Vivo questo come un esempio di rispetto reciproco, oltre che di stima profonda.
5. E Letizia?
Con mamma è lo stesso. Donna tenace e decisa, è per me fonte inesauribile insegnamenti, la prima consigliera sulla gestione interna di molti aspetti, oltre che la mia musa a livello personale. Rappresenta l’ispirazione al ragionamento, mi aiuta a pensare per ponderare le scelte ed evitare di prendere delle decisioni affrettate. Sono onesto nel dire che abbiamo due caratteri testardi e molto simili e che a volte bisticciamo. Ma amo bisticciare con lei, mi ha insegnato che anche discutere è un’arte da imparare per migliorarsi.
6. Perché un cliente sceglie MaggiorDomus e non un altro banqueting?
Questa è una domanda che apparentemente potrebbe avere risposte banali, ma non è così. Quello che mi sento di dire è che MaggiorDomus è un azienda fatta di persone che ogni giorno svolgono il loro lavoro con dedizione, coraggio, costanza e amore, ma soprattutto con passione e sacrifici e che tutto ciò è rivolto al solo scopo di rendere unico un evento. Questo, per me, è il nostro valore aggiunto, quello che dovrebbe incentivare un cliente a sceglierci.
7. Preferisci di più creare o progettare?
Progettare è sicuramente il verbo che più mi si addice; sono una persona molto tecnica, a volte metodica, e mi piace sedermi a tavolino e rivedere gli aspetti di ogni processo per capire se esistono delle aree di miglioramento, dove si insinuano i lati deboli, dove i punti di forza da evidenziare.
8. Quale pensi sia, tra i molti che sicuramente possiedi, il tuo maggiore pregio?
Preferisco mettere in evidenza sia il mio lato positivo che quello negativo. Come maggior difetto, anche se il termine non mi piace in generale, mi ricollego alla domanda precedente. Riconosco di essere a volte troppo schematico nei processi di lavoro, e questo a volte è un limite. Come maggior pregio, (anche se bisognerebbe chiedere conferma ai miei collaboratori ;-)) posso dire di essere predisposto all’ascolto e al confronto. Mi piace parlare, sentire, consigliare ed essere consigliato.
9. Progetti a breve termine per MaggiorDomus?
Indubbiamente continuare sulla strada intrapresa con tutte le nostre forze, che è quella della qualità sempre più elevata e della continua ricerca in materia di innovazione. Soprattutto, però, pensando al mio lavoro quotidiano, mi preme molto riuscire a migliorare e semplificare sempre più i processi di lavoro.
10. Descrivi MaggiorDomus in tre parole.
Passione, qualità, divertimento.
11. Cucinare fa rima con?
Sognare.
Blog a cura di ubiquechic.