Giochi di luce
I luoghi, le tavole, le scale che ospitano lumi sanno sempre un po’ di sacro, di un’eleganza d’altri tempi, religiosa osiamo dire, anche se tutt’attorno talvolta alberga contemporaneo design.
È profumo di cera che si mescola nell’aria, è prelibato gioco di riverberi che dipinge un risotto, ad esempio, scaldandolo di colore, oltre che di certo sapore.
Accendere candele è quasi il tocco finale che illumina tutto il nostro lavoro, come un sigillo di garanzia, una goccia di profumo che suffraga uno stile.
Edith Wharton diceva che ci sono due modi di diffondere luce, essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette. Noi proviamo ad essere entrambi.