Del fritto tutto, anche l’odore
C’è chi rinuncia al vino, chi al risotto, chi addirittura al dolce celebrativo,
ma al cono di fritto mai nessuno ruota il capo con cenno convinto e negativo.
Può trattarsi di pesce, di verdure pastellate o di crema dolce con piglio anni Ottanta,
chi tra noi tuffa cibo a vista nell’olio caldo, maggior seguito è sempre colui che vanta.
Non esistono scuse, la golosità regna sovrana e il senso di colpa è accantonato,
il colesterolo si rassegna e il chilo da perdere non viene neppure nominato:
al fritto espresso non si declina invito, un “no, grazie” ancora non l’abbiamo sentito.
Crocchia, parlotta, tende al naturale equilibrio tra sapore e leggerezza,
non macchia dita né cotone, ostenta carattere perché non tollera la mollezza.
Del fritto si ama ogni cosa, dalla scoperta sotto la crosta, alla doratura del colore,
e anche se tutti ce ne lamentiamo, è ora di ammetterlo: impazziamo perfino per il suo odore!