Capodanno in crudité di pesce
Impostare la cena dell’ultimo giorno dell’anno su pietanze di pesce crudo è una soluzione semplice, di gusto deciso al palato e di impatto visivo ed emozionale garantiti.
Oltre alla cucina giapponese, conosciuta nel nostro Paese prevalentemente per sushi e sashimi, la crudité di pesce può essere preparata con altre ricette eleganti, facili e capaci di esaltare il sapore naturale delle carni senza troppa elaborazione.
Ostriche, scampi e gamberi rossi sono le opzioni più note, ma molto altro pesce può essere offerto senza alcuna cottura, facendo sempre attenzione al rispetto delle normative in materia di questa somministrazione, che prevedono che il pesce sia stato congelato o sottoposto al congelamento preventivo.
La marinatura più classica, e con la quale è possibile condire in leggerezza ogni pesce scelto, è quella a base di olio, sale, pepe e succo di limone: amalgamare l’intingolo a parte e adagiare sulle portate abbastanza casualmente con l’aiuto di un cucchiaio. Gusto essenziale per valorizzare senza coprire.
Un’ottima variante a questo condimento base è la ceviche, metodo molto apprezzato soprattutto in Sud America: succo di limone o lime, cipolle, peperoni e altre verdure tagliate sottili.
Se il pesce crudo vi attira, ma preferite smorzare più nettamente il sapore del mare, una composizione di più tartare è quello che fa per voi: tonno, salmone, pesce spada, capasanta o branzino si presteranno volentieri ad essere abbinati a qualche pezzo di frutta fresca come la mela, l’arancia o il pompelmo rosa, e a spezie selezionate come lo zenzero, il wasabi o a pepi tenaci.
Ricordate sempre che il pesce da degustare a crudo non va mai tritato ma tagliato a dadini piccoli perché la sua carne è delicata e va trattata con estrema cura.
Oltre che saporitissimo, il pesce non cotto è anche molto scenografico, mantiene i colori vividi e le consistenze differenti da una varietà all’altra, motivi per cui riempirà le vostre tavole del cenone di Capodanno senza bisogno di tanti altri allestimenti.
Bottiglie di Champagne o Franciacorta, bevute o ancora da bere, glitterate o dorate in precedenza, sono l’unico consiglio di decoro che suggeriamo: per iniziare il nuovo anno brillanti, oltre che effervescenti.